La ricostruzione della fisionomia del volto di un individuo a partire dalle sue spoglie è un argomento che ha interessato diversi studiosi a partire già dai primi anni del secolo. Le varie esperienze che si sono cumulate formano oggi quella disciplina che va sotto il nome di Facial Reconstruction o ricostruzione facciale, di cui sono esponenti di primo piano J.Prag e R.Neave dell'Università di Manchester. Obbiettivo della F.R. è quello di ottenere, a partire da un cranio, un modello del volto dell'individuo che sia, se non somigliante, almeno scientificamente corretto e coerente con le eventuali altre informazioni a disposizione. Le applicazioni interessano ambiti diversi tra cui quello antropologico e quello della medicina legale.
Importanti progressi in questa disciplina sono derivati dall’introduzione delle tecniche radiologiche impiegate in particolare come strumento per l’analisi non invasiva di reperti archeologici, numerosi sono gli studi di questo tipo condotti su mummie dell’antico Egitto. Mediante l’uso della T.A.C. (Tomografia Assiale Computerizzata ) e di tecniche riguardanti i settori del Medical Imaging e della Visualizzazione Scientifica è oggi possibile ricostruire in tre dimensioni i tessuti duri, e quindi il cranio del soggetto studiato.
Per quanto riguarda invece l’applicazione del calcolatore alla ricostruzione dei tessuti molli del volto le esperienze sono ancora rare e sporadiche, di conseguenza le metodologie usate nella F.R. continuano a basarsi in massima parte sull’esecuzione manuale. Questo ed il fatto che gli specialisti del settore sono relativamente pochi comportano la difficoltà che archeologi ed antopologi incontrano quando intendono fare eseguire una ricostruzione facciale.
Da queste premesse deriva l’obbiettivo della tesi che è quello di creare uno strumento che permetta di eseguire una ricostruzione facciale partendo da un insieme di dati T.A.C.. I vantaggi che ne dovrebbero derivare riguardano la diminuzione degli interventi manuali richiesti con un conseguente aumento della sistematicità e della ripetibilità della ricostruzione, inoltre la disponibilità di un tale strumento renderebbe la tecnica accessibile ad un numero molto più grande di persone.
Come dimostrazione dello strumento nel corso della tesi è stato affrontato un particolare caso di studio che riguarda ricostruzione del volto di una mummia egizia.
La realizzazione di questo lavoro si e’ svolta con la collaborazione del prof. Giuseppe Attardi e del CINECA (Centro di Calcolo Interuniversitario dell’Italia nord-orientale) che hanno messo a disposizione le workstation grafiche, il software necessario e la consulenza tecnica. In particolare si ringraziono l’ing. Antonella Guidazzoli e l’ing. Roberto Gori del VISIT (laboratorio di visualizzazione scientifica del CINECA).
Altrettanto preziosa e’ stata la collaborazione dell’archeologa Marilina Betro’ del dipartimento di Egittologia e dell’antropologo Francesco Mallegni del dipartimento di Scienze Archeologiche dell’Universita di Pisa che insieme a Maurizio Forte, archeologo del CNR-ITABC di Roma, hanno messo a disposizione i dati T.A.C. della mummia, il materiale di riferimento e la loro particolare competenza.
Questo lavoro e’ stato presentato alle conferenze ACM-Siggraph [Si99] ed EuroGraphics [EG99], citazioni sono apparse su alcune riviste [Archeo] [Byte][Foc] e nelle trasmissioni televisive “La macchina del tempo” e “Stargate”.